Estrattore di succo e centrifuga: confronto su ingombro e consumo

Se la vostra intenzione è quella di preparare degli ottimi frullati e delle buone centrifughe per sopravvivere all’estate, potete farlo utilizzando degli strumenti appositi tra cui gli estrattori di succo da frutta e verdura. La centrifuga lavora attraverso delle lame affilate che sminuzzano e tagliano frutta e verdura grazie a un movimento che fa ruotare le lame facendo compiere loro fino a 1800 giri al minuto.

Questa elevata velocità delle lame genera calore e incide sulla situazione degli alimenti e sulla dispersione delle sostanze nutritive. Spesso i succhi che si possono realizzare con una centrifuga sono più ricchi di fibra rispetto a quelli che si possono preparare con l’uso di un classico estrattore di succo. Un succo ottenuto con una centrifuga è infatti molto più denso rispetto a quello di un estrattore, dato che viene lavorata anche la polpa.

Tuttavia, con l’utilizzo di una centrifuga, così come anche di un frullatore, si perdono molte delle sostanze nutritive che invece vengono conservate con l’uso di un estrattore di succo. In questa guida cercheremo di approfondire due dei principali aspetti che possono essere utilizzati per mettere a confronto gli estrattori di succo e le centrifughe, vale a dire il consumo elettrico che determinano e l’ingombro.

Modalità di pulizia: estrattore e centrifuga a confronto

Un aspetto importante da valutare quando si è indecisi se acquistare una centrifuga oppure un estrattore di succo per frutta e verdura ha a che fare con la pulizia dell’apparecchio. In commercio potete trovare dei modelli di estrattori di succo che prevedono una pulizia molto semplice. In realtà, di solito gli estrattori di succo sono più difficili da pulire rispetto alle classiche centrifughe, così come anche rispetto agli spremiagrumi e ai frullatori tradizionali. Inoltre, tendono a sporcarsi con maggiore frequenza rispetto alle centrifughe. Per questo motivo, necessitano di una pulizia regolare e frequente dopo ogni utilizzo.

Se la pulizia non viene eseguita costantemente subito dopo ogni uso dell’apparecchio, spesso gli scarti di frutta e verdura tendono ad accumularsi all’interno delle componenti dell’apparecchio, causando la proliferazione di germi e batteri che producono un cattivo odore e che lasciano anche un sapore sgradevole sulle nostre bevande. Inoltre, il consumo di queste bevande può essere anche dannoso per la salute dell’utente.

La pulizia di un estrattore tuttavia può essere semplificata se si seguono i giusti consigli e soprattutto se si esegue un lavoro di pulizia quotidiano, frequente e regolare. In commercio si possono trovare anche dei modelli di estrattori di succo per frutta e verdura che sono abbastanza semplici da pulire.

Ingombro e dimensioni

Di solito, l’estrattore di succo è più ingombrante rispetto ai frullatori e alle classiche centrifughe. Tuttavia, i modelli di prima generazione erano molto più ingombranti rispetto a quelli più recenti per cui oggi puoi trovare in commercio anche degli ottimi modelli di estrattori di succo per frutta e verdura che non hanno delle dimensioni particolarmente elevate. Sono infatti dei dispositivi oggi abbastanza compatti e anche più semplici da pulire rispetto a i modelli di altri tempi. È importante trovare dei modelli che garantiscano una buona compattezza, senza però andare a causare una perdita delle performance generali dell’apparecchio e preservando il corretto funzionamento del dispositivo per la spremitura.

Estrattore o centrifuga: quale preferire?

La scelta tra un estrattore di succo per frutta e verdura e la classica centrifuga dipende principalmente dalle proprie necessità personali. Se desideri utilizzare un dispositivo dotato di un funzionamento di qualità e in grado di preservare al meglio tutte le qualità nutrizionali dei vari ingredienti, è opportuno utilizzare un buon estrattore. Al contrario, se abbiamo bisogno di uno strumento molto semplice da usare e anche facile da pulire possiamo optare per l’acquisto di una centrifuga.

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